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Comunicazione

Comunicare e farsi capire è diventata un’arte; è quindi indispensabile affrontare il tema della comunicazione nei suoi aspetti più diversi.

L’esperienza maturata nel settore della comunicazione aziendale e sociale, l’applicazione di tecniche teatrali e di scrittura, costruiscono un approccio che mira alla valorizzazione e al perfezionamento della capacità personali attraverso percorsi mirati e non soluzioni standard.

Un approccio che è pensato sia per i singoli che per i gruppi e che vede nelle relazioni positive di ascolto e interazione la chiave di volta per una comunicazione efficace.

DILLO CON PAROLE TUE
FA’ LA COSA GIUSTA
IO PARLO TU MI ASCOLTI
PARLO QUINDI SONO
VIDEO ACTING


DILLO CON PAROLE TUE

oltre lo stereotipo del racconto dei migranti

COSA:  Workshop interattivo volto all’analisi del linguaggio del racconto delle migrazioni
TECNICHE: analisi del testo, role playing, analisi feedback
CHI:  giornalisti, operatori sociali,  chi si occupa di narrazione dei fenomeni legate alle persone migranti
COME: non si offrono soluzioni preconfezionate ma metodi di osservazione e analisi dei fatti: ciascun partecipante sviluppa il suo modo di comunicare, di entrare in relazione, svincolato da stereotipi, luoghi comuni e frasi fatte. Il corso non prevede una lezione frontale ma un laboratorio interattivo, con la presenza di stranieri (di varia provenienza) per verificare i vari step.
Le precedenti edizioni sono state  Accreditate dall’ Ordine dei Giornalisti
ORGANIZZAZIONE 
Workshop intensivo (4 ore)
TEMI AFFRONTATI E ARTICOLAZIONE
– Rassegna stampa semiseria in cui le docenti “manipolano” storie vere declinandole secondo gli stili di alcuni giornalisti ben riconoscibili a partire da alcune parole chiave.
– Analisi dei linguaggi e destrutturazione degli stereotipi emersi nella “rassegna stampa”
– Produzione di un breve articolo da parte dei partecipanti a  partire da una/due storie 
– Analisi degli articoli prodotti attraverso una lettura che tenga conto del punto di vista degli stranieri presenti
– le parole dei partecipanti 
– le parole del conflitto 
– le parole delle soluzioni
CONCEPT
“Occuparsi del linguaggio pubblico e della sua qualità non è un lusso da intellettuali o un esercizio da accademici. E’ un dovere dell’etica civile.” Gianrico Carofiglio

Il linguaggio crea visioni e tratteggia persone ed eventi con più o meno oggettività.
Il linguaggio manipola la realtà assecondando gli scopi di chi racconta.
Il linguaggio non è mai casuale, anche quando sembra sgangherato e paradossale.
Le parole possono creare trappole comunicative che si ripetono per inerzia, le parole si svuotano del loro significato e così si perdono le sfumature del racconto.
Ed eccoci al paradosso: una parola politicamente corretta, perde il significato originario perché se ne abusa fino ad usurarla. Approfondire il linguaggio è complesso e spesso ci si concentra sulle parole perdendo di vista i concetti.
Per questo il workshop va oltre la superficie delle parole e sposta l’attenzione sul feedback dei diversi gruppi sociali cui sono destinate


FA’ LA COSA GIUSTA

Soluzioni creative per stemperare i conflitti

COSA:  laboratorio interattivo che mette a confronto le esperienze per trovare un punto di incontro tra i bisogni di chi offre un servizio e quelli di chi ne usufruisce.
TECNICHE: analisi del testo, role playing, analisi feedback
CHI:  operatori sociali, addetti ai front office, dipendenti pubblici, e, in generale chi si trova ad affrontare relazioni con utenti in situazioni di disagio/complesse
COME: ciascun partecipante viene guidato per trovare il modo più efficace di comunicare e di entrare in relazione. Il corso non prevede una lezione frontale ma un laboratorio interattivo, con la verifica dei vari step.
ORGANIZZAZIONE 
Workshop intensivo (4/5 ore). E’ possibile sviluppare un progetto articolato su più incontri
TEMI AFFRONTATI E ARTICOLAZIONE
• Reading semiserio in cui le docenti, a partire da alcune parole chiave, “manipolano” storie vere declinandole secondo gli stili di personaggi pubblici ben riconoscibili.
• Raccolta esperienze e bisogni partecipanti
• Analisi dei temi: Bontà/Buonismo – Peso/Risorsa – Paura/Sicurezza-Tesi/Antitesi
• Soluzioni condivise
• Produzione Report 
• le parole dei partecipanti 
• le parole del conflitto 
• le parole delle soluzioni
CONCEPT
Comunicare e relazionarsi con gli altri non è mai un’azione neutra. C’è sempre una scelta, un punto di vista da cui è difficile prescindere. Si può farlo in modo consapevole o inconsapevole. Si può farlo cercando di rispettare le storie oppure adeguarle a tesi preconcette.


IO PARLO TU MI ASCOLTI

IO PARLO TU MI ASCOLTI

gli strumenti della comunicazione  empatica

COSA:  Conoscere gli strumenti di comunicazione personali (parola/gestualità/postura/emozioni) e di interazione attraverso le tecniche di improvvisazione teatrale, acting e scrittura 
TECNICHE: improvvisazione teatrale, elementi di tecnica vocale, tecniche di scrittura,  lavoro con la telecamera.. 
CHI:  professionisti, operatori sociali, insegnanti, educatori, front-office e, più in generale, chi lavora all’interno di strutture e servizi socio-educativi o in equipe con altre figure per interventi di integrazione sociale
• BASE
• AVANZATO
• ON LINE 
COME:  Tecniche teatrali/tecniche di scrittura.  I partecipanti integrano la pratica a livello fisico con l’analisi della struttura dei testi; il loro lavoro viene analizzato con l’ausilio di materiale video. Le sessioni prevedono un lavoro sui singoli mentre al gruppo è richiesta una partecipazione costante attraverso lo sviluppo della capacità di osservazione dell’altro e la lettura della comunicazione verbale e non verbale.
ORGANIZZAZIONE 
• workshop di due giorni – 12 ore
• si possono prevedere percorsi di più workshop che nel tempo seguono e verificano i progressi.
LIVELLO BASE: introduzione alla grammatica di base della comunicazione personale e in pubblico. 
Non è richiesta esperienza precedente
LIVELLO AVANZATO Consolidamento delle pratiche sperimentate nel livello base (o in percorsi analoghi) verifica attività svolte, approfondimento delle tecniche sia nella padronanza del testo e della “scena”, sia nella scrittura/organizzazione dei temi. Lavoro con la telecamera o con la webcam.
Gli incontri sono preceduti dalla raccolta di  esperienze e esigenze maturate nei singoli ambienti di lavoro.
TEMI AFFRONTATI
• il corpo e il gesto
• la voce  e le parole
• l’ascolto
• l’improvvisazione come risposta creativa alle difficoltà  (problem solving) 
• Comunicare col testo (le parole e la struttura)
• L’uso della telecamera e della webcam
CONCEPT:
Le competenze nel campo della comunicazione in pubblico – sia che si tratti di una platea o di una riunione ristretta – sono diventate indispensabili, soprattutto se consideriamo che l’abitudine all’ ASCOLTO è sempre più rara. La necessità di lavorare in rete e la distanza rendono questo problema ancora più percepibile e evidenziano l’importanza della formazione permanente e nella mediazione. 
E questo non solo nelle aziende, ma anche nella scuola, nel sociale, nella formazione, nelle normali riunioni di lavoro, in generale quando esponiamo un progetto, raccontiamo un’esperienza, un evento, confrontiamo le idee, gestiamo situazioni di crisi. Insomma in tutte le situazioni in cui è necessario chiedersi: Mi stanno ascoltando? Mi hanno capito? 
Sono domande giuste alle quali si può rispondere lavorando su se stessi,  sull’ascolto dell’altro, del pubblico, e anche del luogo dove ci troviamo. Lo scopo, alla fine, è essere in grado di utilizzare gli strumenti utili per rafforzare le proprie attitudini positive superando limiti e abitudini. 
Nel percorso formativo è fondamentale tenere conto del fatto che ognuno comunica in maniera diversa; potremmo definire il percorso formativo come un viaggio  alla scoperta della propria strada che necessita di attività riguardanti il vissuto dell’educatore e le tecniche espressive nel lavoro educativo.

In sintesi lavoriamo su:
• Creare EMPATIA, RELAZIONI e COSTRUZIONE DI STORIE attraverso l’ASCOLTO: ascolto uditivo, ascolto emotivo, ascolto dell’ambiente in cui si attuano le relazioni, ascolto/osservazione del corpo come elemento della comunicazione non verbale.
• Sviluppare la capacità di METTERSI IN RELAZIONE con l’altro interagendo in modo positivo. 
• Sviluppare adattabilità ai diversi contesti, senso critico, competenze di PROBLEM SOLVING.
• Creare consapevolezza dell’importanza del PUNTO DI VISTA: di fronte a me ho altri che non sempre hanno le mie priorità o le stesse percezioni.


PARLO QUINDI SONO

comunicare con la voce

COSA:  Uso della voce, dizione e training alla comunicazione verbale in ambito lavorativo, sociale e per la crescita personale 
TECNICHE: elementi di tecnica vocale e tecnica teatrale  e, in parallelo  analisi e struttura del testo.
CHI:  Non solo gli attori ma anche coloro che nella loro attività comunicano con la voce e il testo: professionisti, insegnanti, operatori sociali, autori, operatori nelle relazioni d’aiuto  e chiunque interessato a questo tipo di modalità comunicativa
COME:  Il training finalizzato al reading o alla comunicazione di testi in pubblico presuppone comunque la conoscenza di elementi di tecnica teatrale. Sviluppare consapevolezza delle proprie possibilità espressive, vuol dire avere la capacità di dare forza alle parole senza dimenticare il corpo, la voce/respirazione, l’ascolto. E, ovviamente, l’importanza della capacità di strutturare i testi. Inoltre, lo sviluppo dell’ascolto della voce dell’altro per sviluppare più livelli di interazione.
ORGANIZZAZIONE 
• modulo in presenza  – 12 incontri
• on line – 12 incontri
• coaching personalizzato
TEMI AFFRONTATI
• La voce: timbro, intensità, l’emozione
• il ritmo del testo
• analisi del testo
• strutturare/adattare un testo alla lettura
• l’ascolto del pubblico e dell’altro
• il respiro, le pause,i silenzi,gli accenti
• le parole come perle
SOLO IN PRESENZA:
• il corpo e le sue parti
• improvvisare con il corpo da soli o con gli altri
• il personaggio attraverso l’improvvisazione: corpo/parole/gestI


VIDEO ACTING

COSA:  Uso della voce, dizione e training alla comunicazione verbale in ambito lavorativo, sociale e per la crescita personale.
TECNICHE: elementi di tecnica vocale e tecnica teatrale e, in parallelo, analisi e struttura del testo.
CHI:  professionisti, operatori sociali, insegnanti, educatori
• BASE
• AVANZATO
• ON LINE
COME:  Acquisire la consapevolezza degli strumenti di cui siamo “naturalmente” dotati come la voce, lo sguardo, il gesto; le tecniche di acting per conoscere il proprio corpo, l’improvvisazione per  imparare l’ascolto e la  gestione degli imprevisti, l’analisi del testo per strutturare interventi efficaci
ORGANIZZAZIONE 
• Workshop di 6/12 ore
• si possono prevedere percorsi di più workshop che nel tempo seguono e verificano l’attività dei partecipanti.
LIVELLO BASE: introduzione alla grammatica di base della comunicazione in video 
Non è richiesta esperienza precedente
LIVELLO AVANZATO Consolidamento delle pratiche sperimentate nel livello base (o in percorsi analoghi) verifica attività svolte, 
Gli incontri sono preceduti da un colloquio per calibrare il percorso
TEMI AFFRONTATI
• il corpo e le sue parti
• la voce: timbro, intensità, l’emozione
• il respiro, le pause,i silenzi,gli accenti
• l’ascolto del pubblico
• gestire l’inquadratura

Le tecniche  di acting sono essenziali per saper affrontare e risultare efficaci per  gestire la parola e la capacità di coinvolgimento,  gli aspetti paraverbali e non verbali della comunicazione